Le novità sui servizi fiduciari europei dopo le modifiche al Regolamento eIDAS nr. 910/2014

Il regolamento europeo 910/2014 così come modificato dal regolamento 2024/1183 influenza in modo significativo gli scenari nazionali della trasformazione digitale.

L'introduzione del Portafoglio Europeo di Identità Digitale cambia le prospettive operative per l'identità digitale che diventa, a livello comunitario, unica, interoperabile, sicura e in linea con la protezione dei dati personali.

Numerosi servizi fiduciari sono aggiornati e ne sono introdotti di completamente nuovi.

Su queste basi è importante approfondire le norme, l'organizzazione e le funzionalità da realizzare, anche collocandole negli scenari nazionali.

Le decine di regolamenti di esecuzione devono essere adeguatamente descritte per comprenderne gli obiettivi e gli impatti, in particolare per posta elettronica, uso di firme e sigilli elettronici, archiviazione elettronica di dati documenti e registri elettronici.

Vista la delega al Governo per l'aggiornamento del Codice dell'Amministrazione Digitale è utile ipotizzare cosa potrebbe essere o deve essere modificato in questa norma primaria nazionale.

Gli argomenti, ove necessario, saranno inseriti nell'ambito delle esigenze degli Atenei e degli Enti Pubblici di Ricerca.

1) Lo scenario generale

2) Il Portafoglio Europeo di Identità Digitale

2.1) Definizioni normative 

2.2) Funzionalità generali

2.3) La nuova identità - aspetti tecnici

2.4) La sicurezza del Portafoglio

2.5) La protezione dei dati personali

3) I servizi fiduciari

3.1) Le modifiche ai servizi originali

3.2) I nuovi servizi fiduciari

3.2.1) Gli attestati elettronici di attributi

3.2.2) Le validazioni di firme e sigilli

3.2.3) L'archiviazione elettronica

3.2.4) I registri elettronici

3.2.5) Altri servizi 

4) I regolamenti di esecuzione per l'attuazione operativa del regolamento

5) Cosa succede in materia in Italia

6) Gli impatti del regolamento eIDAS sulle norme nazionali

7) Conclusioni

DESTINATARI

Il corso è rivolto a:

• dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione;
• responsabili della transizione digitale (RTD);
• personale tecnico e giuridico coinvolto nella gestione dell’identità digitale e dei servizi fiduciari;
• professionisti ICT e della compliance normativa;
• personale di Atenei ed Enti Pubblici di Ricerca interessato agli impatti del nuovo quadro eIDAS.